Folta presenza di associazioni nella decima edizione dell’evento organizzato ogni estate dai Trevisani nel Mondo. Fra i riconoscimenti assegnati, uno anche a un migrante di Fara, straordinariamente attivo in Uruguay
Per un giorno, l’epopea dell’emigrazione veneta (5 milioni di uomini e donne tra emigrati e loro discendenti) è tornata a vivere nella terra d’origine. Con l’ormai storica organizzazione dell’Associazione Trevisani nel Mondo, si è infatti tenuta sulla Piana del Cansiglio, a cavallo tra le province di Treviso e Belluno, la decima edizione dell’adunata dei Veneti nel Mondo, svoltasi alla presenza del Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, dell’assessore regionale ai flussi migratori Manuela Lanzarin, di varie decine di sindaci veneti, e di non meno di duemila emigrati veneti in rappresentanza delle organizzazioni provenienti dai cinque continenti.
Il “Cansiglio Day” è iniziato con la sfilata dei labari delle istituzioni venete e delle decine di organizzazioni di Veneti nel Mondo, è proseguito con la messa celebrata dall’arcivescovo Alberto Bottari de Castello, di Montebelluna, già nunzio apostolico in Africa, Giappone e Ungheria, ed è culminata con la premiazione di tre emigranti ed esponenti del mondo associativo dei veneti nel mondo che si sono particolarmente distinti per storia, sacrifici, realizzazioni. I tre premiati, su proposta delle associazioni venete e dei comitati e federazioni di veneti nel mondo, sono stati: Piergiorgio Boschiero, nato a Fara Vicentino, per il suo impegno nell’associazionismo in Uruguay; Amalia Pavanel, nata in Francia da genitori di origine veneta, imprenditrice di successo e presidente dell’associazione Veneti nel Mondo in Perù, e Odino Soligo, nato a Trevignano, imprenditore di successo e impegnato nell’associazionismo in Canada.