Il maltempo falcia migliaia di alberi e lascia al buio interi paesi

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Migliaia di alberi abbattuti e giorni interi di blackout sull’altopiano di Asiago; allarme per la frana del Rotolon, in comune di Recoaro; famiglia evacuate in contrade e frazioni dell’Alto Vicentino; acqua altissima a Bassano, con stato dall’allerta per il ponte degli Alpini; danni per ora non calcolabili alle colture agricole di tutta la provincia. Questo un primo bilancio dell’ondata di maltempo che, in un quadro regionale e nazionale anche tragico (un morto a Feltre, quattro a Crotone), ha colpito il Vicentino nelle giornate del 28 e 29 ottobre. Situazione sotto controllo a Vicenza, dove c’è stata allerta per il bacino del Bacchiglione, la cui l’ondata di piena ha raggiunto all’1.30 del 30 ottobte il picco di 3,78 metri a ponte degli Angeli, oltre un metro al di sotto dei 5 indicati nell’ultimo modello previsionale della Regione.
“A fronte di comunicazioni regionali che soprattutto nelle prime fasi dell’emergenza erano davvero preoccupanti – ha dichiarato il sindaco Francesco Rucco – abbiamo deciso di attivare tutte le procedure previste a protezione della città, dalla posa delle paratie al posizionamento dei sacchi di sabbia nelle zone critiche, fino all’installazione delle idrovore e alla messa in funzione di alcuni impianti di sollevamento. Fondamentale è stato promuovere di pari passo anche una puntuale comunicazione ai cittadini, attraverso il servizio Sms di allarme, il sito e i social istituzionali, strumenti con i quali riteniamo di aver trasferito alla popolazione l’effettivo stato di attenzione, senza creare inutili allarmismi. Ringrazio i cittadini che hanno capito la situazione di emergenza, vivendola in maniera matura e razionale”.
Scuole chiuse a Vicenza e provincia il 29 e 30 ottobre su ordine del prefetto Umberto Guidato, chiusura che si è protratta fino al 31 sull’altopiano di Asiago, e nei comuni di Pedemonte, Posina e Valdastico.

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