La costituzione dell’ “ASSOCIAZIONE VICENTINI NEL MONDO” – avvenuta il 7 Marzo 1966 (come ENTE VICENTINI NEL MONDO) per potenziare e perfezionare la benemerita opera svolta in precedenza, e più precisamente dal 1953, dalla locale Camera di Commercio – corrispondeva, oltre che ad una legittima esigenza, anche ad un preciso dovere nei confronti degli oltre 100 mila concittadini costretti a cercare all’estero o in altre regioni d’Italia migliori e più sicure condizioni di vita e di lavoro.
L’associazione, come si rileva dalle norme statutarie – “si propone di svolgere la più ampia opera di assistenza morale ed eventualmente materiale a favore dei vicentini residenti all’estero o in altre regioni d’Italia e di quelli che intendono emigrare o rimpatriare. L’associazione svolgerà pure opera di assistenza ed accoglienza verso cittadini migranti, che rientrano nella provincia vicentina.” –
Ciò mediante:
- la promozione di forme di aggregazione all’estero, con la costituzione di “Circoli Vicentini” che faranno parte integrante dell’Associazione e saranno disciplinati da apposite norme regolamentari;
- il collegamento tra l’Associazione e i Circoli Vicentini e il collegamento con i vicentini e i loro Circoli, nonché tra gli emigrati e le loro famiglie: a tal scopo manterrà contatti mediante visite e incontri; provvederà alla stampa e diffusione di periodici e di altre pubblicazioni; promuoverà ogni altra attività idonea a conservare e rafforzare i vincoli e i rapporti con la terra d’origine;
- lo studio dei problemi dell’emigrazione, specie per quanto attiene la difesa e la tutela dei diritti e degli interessi della persona o della famiglia dell’emigrato e di chi rimpatria;
- altre attività che investano il campo assistenziale, culturale, formativo e informativo di coloro che intendono espatriare, degli emigrati, di chi rimpatria, anche per necessità, esigenze o situazioni particolari, con speciale attenzione alle giovani generazioni;
- l’aggiornamento delle informazioni dei vicentini nel mondo, al fine di mantenere vivo il legame tra loro, e tra di essi e la terra d’origine e favorire attività di collaborazione fra i territori in cui sono presenti i “Circoli Vicentini” all’estero e la Provincia di Vicenza;
- l’assistenza, d’intesa con altre istituzioni, agli immigrati di origine veneta nella provincia di Vicenza;
- svolge, d’intesa con le altre Associazioni provinciali, con gli Enti locali, con la Regione Veneto, iniziative a favore dei migranti per la promozione, valorizzazione e tutela della cultura veneta e italiana all’estero;
- pubblicazioni – anche come editore – scritte, telematiche e video utili per conseguire i fini sociali;
- le iniziative di informazione, formazione, scambi culturali, convegni allo scopo di favorire la crescita culturale ed economica dei nostri emigrati, nonché la pratica delle libertà civili e della solidarietà nei rapporti umani.
Per il conseguimento di tali finalità di accrescimento sociale, l’Associazione potrà promuovere e coordinare gli interventi di cooperazione con altri organismi e collaborare con Istituzioni comunque interessati al fenomeno migratorio comprese le nuove migrazioni, soprattutto giovanili.
E’ evidente che, col passare delle generazioni, la politica tesa a mantenere vivo il collegamento tra il Vicentino e la sua diaspora si è trasformato e che, oggi, ancora necessita di un continuo aggiornamento sostanziale.
La strategia culturale applicata ai nonni ed ai padri, gli emigranti nel vero senso della parola, non può certamente valere per i figli e i nipoti, nati, cresciuti, secolarizzati lontano dalla “Patria”.
Non è inutile ribadire che i vicentini che “vivono il mondo”, rappresentano quella parte del loro popolo che, consistente numericamente, costituisce per attaccamento alla propria cultura, uso della lingua madre, livello di coscienza etnica, dinamismo e vitalità nella promozione dell’immagine del Vicentino in tutti i continenti, potenzialità economiche e relazionali ancora solo parzialmente espresse, l’elemento determinante di qualsiasi strategia di sviluppo del Vicentino inserito nel “villaggio globale”.